martedì 1 luglio 2014

FUMETTO INGLESE



Il calcio nasce in Inghilterra, con una fisionomia simile all’attuale comincia a essere giocato nel 1700 ma solo nel 1863 e dopo una lunga discussione ne vengono codificate le regole. È d’obbligo, quindi, che anche i primi fumetti a tema vedano la luce nella terra d’Albione. Il primo fumetto a tema calcistico mai realizzato al mondo è datato 1879. Quell’anno sulla pubblicazione settimanale The boys own paper, dedicata a un pubblico di giovanissimi, appare storia intitolata My first football match di Talbot Baines. Nel 1898 è il turno di The Big Budget, dove i giornalisti Airy Alf e Bouncing Billy riescono ad intervistare i giocatori dell’Aston Villa, rimediando pallonate a non finire. Nel 1907 tocca Gem e The Magnet, con le avventure rispettivamente di Rex Gallingham e Billy Bunter. Nel 1909 con l’aumento della popolarità del calcio nasce la pubblicazione The boys Realm Football Library, con ben due storie narranti le gesta della squadra dei Blue Crusaders. Nel 1919 nascono Young Britain e Boys Cinema, nel 1921 Adventure con foto originali dei calciatori dell’epoca e Boys Pictorial. E via dicendo, grazie a decine di titoli e magazine. Ma quello che è destinato a diventare il fumetto calcistico anglosassone più conosciuto e amato di sempre arriva nel 1954 per essere interrotto solo nel 1995, mentre continua a essere ristampato anche ai tempi d’oggi.  Si tratta di Roy of the Rovers, che narra le avventure sportive della immaginaria squadra del Melchester Rovers, capitanata da Roy Race. Il successo riscosso è subito clamoroso, sia tra i lettori più giovani che tra i più adulti portando ad un interesse sempre più crescente, sfociato in vero e proprio collezionismo. Roy ha il tipico fisico anglosassone, alto e biodo, e nel corso degli anni cambia più volte taglio di capelli e modello di divisa, adeguandosi ai tempi, ma le sua straordinarie doti di calciatore rimangono inalterate. Le storie, tuttavia, sono spesso semplicistiche.
Roy è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che, nel corso dei decenni vede fiorire decine e decine di personaggi pubblicati su riviste a fumetti come VictorChampValiant, ecc., nelle quali il calcio non è elemento esclusivo ma certamente molto importante. Altre, invece, sono dedite completamente a tale sport, come Score, che pubblica unicamente fumetti calcistici. Una serie particolarmente curiosa e degna di nota è You are the ref, creata dall’artista Paul Trevillion nel 1957. Come lascia intuire il titolo le strisce vertono su dei quiz per i lettori, relativi alle decisioni che prenderebbero in alcuni momenti del gioco, se dirigessero le gare che vengono narrate nelle pagine del fumetto.  La mescolanza tra realtà e finzione è tipica dei fumetti inglesi sul calcio, che talvolta si concentrano su personaggi immaginari, mentre altre volte si dedicano alle imprese di atleti e squadre realmente esistenti. In molti casi, inoltre, pubblicazioni come la già citata Score i fumetti convivono con reportage fotografici e articoli sul calcio inglese. Dal punto di vista grafico, le serie puntano al realismo, con un disegno solido e dettagliato. Anche se i protagonisti eccellono in prestanza fisica e doti tecniche, arrivando a prestazioni straordinarie, raramente le storie varcano il confine del credibile. Non mancano le serie umoristiche, anzi le strip, che spesso attraverso il sorriso aprono una finestra sul duro mondo del proletariato inglese che nel calcio, visto o giocato, cerca una via d’uscita da un’esistenza altrimenti squallida. Appartengono a tale categoria Andy Capp, di Reg Smythe, e Tommy Wack, di Hugh Morren. Disoccupato cronico il primo, operaio scansafatiche il secondo, alternano una vita fatta di monotonia e sbronze, con partitelle su campi di fango e serate trascorse nella sala scommesse. È probabilmente l’humus nel quale crescono gli hoolignas nella realtà, ma che nei fumetti si limita alla creazione di battute sagaci e characters divertenti. Il calcio non è l’argomento principale di queste due serie, che tuttavia ne sono intrise proprio come la società inglese.





Le immagini dall'alto in basso.
Roy of the Rovers in azione.
Copertina dell'annual della rivista Score.
Copertina dell'annual della rivista Victor.
Striscia di Andy Capp.
©degli aventi diritto

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