martedì 1 luglio 2014

CALCIO ESTIVO



Che cos’è  un’emozione? È uno stato mentale e fisiologico, un processo interno provocato da un evento esterno, o dal ricordo dello stesso. Uno dei principali scopi della narrativa, disegnata e non, è provocare emozioni o ridestare emozioni già vissute. Un’opera che riesca a suscitare un sorriso, una lacrima, paura piuttosto che entusiasmo, è in fin dei conti una buona opera, perché in grado di smuovere nel profondo il suo lettore (ma anche lo spettatore, visto che il discorso vale anche per cinema e televisione). “Innanzi tutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione”, diceva Paul Gaugin, e in effetti l’aspetto istintivo viene prima di quello razionale, dato che anche un dipinto, una scultura, un semplice oggetto può fornirci emozioni a prima vista, prima ancora che si riesca razionalmente a comprenderne il motivo. Grande suscitatore di emozioni è lo sport, visto o praticato, portatore di gioie e dolori. Serbatoi di emozioni sono luoghi e date, che portano con sé, odori, sapori, ricordi, persino pezzi di tradizione e cultura. Per cui la data del 25 dicembre, per esempio, viene percepita in modo totalmente differente da un italiano (per cui rappresenta la festività più importante dell’anno), piuttosto che da un turco (che non celebra il Natale).
“15 agosto”, di Germano Massenzio, è un concentrato di emozioni, che si sviluppano partendo da elementi forti, catalizzatori di ricordi e sensazioni. Già il titolo è emblematico, citando una data cardine del calendario italiano: il giorno clou dell’estate, la festività dedicata all’ozio, alla montagna piuttosto che al mare, il simbolo stesso del riposo inteso come distacco dal lavoro. A questo Massenzio aggiunge lo sport, quello più vero, fatto da ragazzi intenti a prendere a calci un pallone in una piazza romana, piuttosto che da altri giovani impegnati in una partitella di pallavolo sul bagnasciuga di una spiaggia. La narrazione quindi si sdoppia, procedendo su due binari che condividono, oltre alla già citata data, il pallone. Non un pallone qualunque, ma un Super Santos, un modello economico di pallone in gomma estremamente popolare negli anni Sessanta (anche a  causa del suo basso prezzo), che troverà un rivale solo negli anni Settanta nel più leggero ed economico Super Tele, sempre della ditta italiana Mondo. Un binomio, quello del 15 agosto e del Super Santos, in grado di suscitare nel lettore, quantomeno in quello italiano, un turbinio di emozioni, per rafforzare le quali Massenzio sceglie di eliminare le parole. Nel silenzio i tempi si allungano, l’aria si fa più rarefatta, i gesti si amplificano. Anche la scelta cromatica è finalizzata a tale scopo. Un bianco e nero arricchito da una mezzatinta poetica, grazie al quale i bianchi accecanti ricreano il sole agostino mentre i neri formano ombre che si allungano col passare delle ore. Tutto è ridotto all’essenziale, pochi sfondi, pochi oggetti, persino poche linee a delimitare le vignette e a strutturare la pagina. Lo spazio si dilata, insomma, come il tempo di quella interminabile giornata che, tuttavia, prima o poi deve pur giungere al termine. Ma il 15 agosto finisce veramente? Oppure semplicemente si assopisce, finisce nella scatola dei ricordi, e delle emozioni, per tornare un anno dopo? “15 agosto” è un fumetto semplice, molto breve (solo diciotto tavole), ma con un obiettivo ambizioso: catturare l’impalpabile e imprigionarlo tra le sue pagine sotto forma di disegni. E vi riesce, con molti limiti ma altrettanti pregi. Le sue tavole scorrono veloci sotto gli occhi, ma non si dimenticano presto. In appendice, qualche pagina di sketchbook arricchisce il volume di grande formato e dalla carta spessa, piacevole al tatto, svelando la cura nello studio delle inquadrature e delle tavole. Massenzio si considera più un disegnatore che uno sceneggiatore, eppure, più di tutto, sembra un narratore. Per questo ci piacerebbe vederlo al lavoro su un’opera più lunga e strutturata, ancora densa di emozioni ma anche di dialoghi e avvenimenti, che non sia fuggevole come un giorno d’estate ma lunga e complessa come un mese d’inverno.



Germano Massenzio
15 agosto
In Form of Art
pp. 28
euro 6,50

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